Festa della Madonna delle Galline

 Al suono delle tammorre, tra credenza popolare e fede.

Si inizia aprendo le porte delSantuario di Sant'Alfonso a Pagani, poi si liberano le colombe. Ecco che comincia ufficialmente la storica festa della Madonna delle Galline,simbolo di credenza popolare e di fede religiosa. E' nella prima domenica dopo Pasqua che si svolge questo rituale che affascina antropologi e storici, religiosi e atei.

E così, mentre tra le vie della città della provincia di Salerno, la processione avanza dall'alba, parallelamente un gran numero di persone si riunisce nel paese per danzare e suonare fino a notte fonda.

Il nome singolare dato a questa Madonna si rifà tutto alla storia di un episodio leggendario: un'effigie, sotterrata anticamente per sottrarla alla temperie iconoclasta o alle scorribande saracene, fu rinvenuta grazie al 'raspare' di alcune galline. Ma secondo alcuni storici si hanno notizie già dal VII secolo quando i contadini paganesi offrivano in dono delle galline come devozione alla Vergine. 

E la processione ancora oggi ripercorre il connubio tra la civiltà agricola e la sua religiosità. Tanti gli antropologi che hanno studiato il suo percorso storico e simbolico. Secondo uno studio di Roberto De Simone (etnomusicologo, compositore e regista) la processione della Madonna delle Galline con le sue peculiari manifestazioni rientra nel mito e nel culto delle "Sette Madonne - sorelle" che si manifesta nell'arco annuale delle feste campane ed è proprio caratterizzato dai temi della madre, del sesso e della morte. Ed è con la tammurriata, dove partecipano i più importanti gruppi della Campania, che la manifestazione popolare assume i segni di vita, con rimandi a canti e balli popolari.

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