Paestum

PaestumI maestosi templi dorici, illuminati da un sole intenso, e la lunga fascia costiera, lambita da un mare scintillante, fanno di Paestum un luogo incantevole dove trascorrere le proprie vacanze.
La città antica è strategicamente posizionata a pochi chilometri a sud della costiera Amalfitana e a nord della costiera Cilentana, fungendo da porta del Parco Nazionale del Cilento.
Considerata dall'U.N.E.S.C.O. patrimonio dell'umanità, Paestum rimane, per l'arte, la natura, i sapori e gli eventi che la caratterizzano, tra le più belle città della Magna Graecia da visitare e scoprire. Intorno al 600 a.C. la colonia greca di Sibari diede vita, a sud della foce del Sele, alla città di Poseidonia. 


L'area territoriale della città, ubicata nella parte meridionale della grande pianura alluvionale del golfo di Salerno attraversata dal Sele, è delimitata a nord dal fiume stesso, a est dai primi rilievi collinari tra cui i monti Calpazio, Sottano e Soprano, a sud dalle colline di Agropoli e si prolunga fino al mare ad occidente. 
La pianura è, inoltre, solcata dal Capodifiume che lambisce a sud la città, e dai fiumi Solofrone e Testene.

 

Il Museo Archeologico Nazionale di Paestum è uno dei maggiori musei "di sito" in Italia. Le diverse sezioni che lo compongono, recentemente riorganizzate, consentono infatti al visitatore di ripercorrere la storia della città greca, lucana e romana e del suo territorio fino all'abbandono in maniera chiara e puntuale.
Realizzato nel 1952 utilizzando parte di un più ampio progetto elaborato nel 1938 dall'architetto M. De Vita il Museo sorge, per una scelta infelice, all'interno della cinta muraria. Il nucleo principale fu costruito in funzione della struttura che accoglie la serie di metope, ma ben presto si dimostrò insufficiente a contenere e ad esporre i numerosi oggetti riportati alla luce dai successivi scavi archeologici della città e delle necropoli. Al primo nucleo fu così presto aggiunta una nuova ampia ed illuminata sala progettata dall'architetto E. De Felice il quale predispose anche una serie di nuovi vani che si sviluppano intorno ad un giardino ed ampie vetrate che si aprono, molto suggestivamente, verso la città e la piana chiusa ad est dai monti di Capaccio.
Le grandi scoperte delle numerose tombe dipinte lucane e della Tomba del Tuffatore nel 1968 rese necessaria una nuova sistemazione del percorso museale realizzata da G. De Franciscis e S. Viola. Più recente (1999) la completa riorganizzazione di tutto il Museo che ha previsto anche l'allestimento della sala romana al piano superiore e di una sala didattica, con annessa aula di proiezioni, nel piano inferiore. Oltre agli uffici amministrativi il Museo dispone di un laboratorio fotografico, di uno per i disegni ed uno per i restauri oltre ad un deposito, ora in corso di sistemazione, e ad un ricco archivio. 

 

Fonte: Azienda soggiorno Paestum